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Immagine del redattoreCaterina Allegra

I Dosha secondo l'Ayurveda

Che tipo di corpo ayurvedico sei? Vata, Pitta o Kapha?


Chiamati dosha in sanscrito, questi si riferiscono a processi interni che cambiano il tipo, il metabolismo e la costituzione del corpo. Conoscerli fornisce indizi utili sia per guarire sia per prevenire le malattie.


Nell'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, i dosha sono un concetto fondamentale.


Come in tutte le medicine orientali, nell'Ayurveda l'approccio alla salute prende in considerazione tutti gli aspetti del nostro essere, le influenze dell'ambiente in cui viviamo, le relazioni, le stagione, l'alimentazione e tutto quello che è la nostra vita, dentro e fuori. Conoscere il proprio dosha ci aiuta a migliorare la qualità della nostra vita, armonizzare il corpo e sviluppare compassione e perdono nei confronti di noi stessi e delle persone che ci circondano.


La maniera più semplice per capire cosa sono i dosha e che tipo di dosha è prevalente in noi è quella di esplorarne gli effetti nel nostro insieme corpo-mente. 


I tre dosha che esistono nel corpo umano sono Vata, Pitta e Kapha. Queste sono forme grossolane rispettivamente di Prana (energia vitale), Fuoco sottile e Essenza che sono a loro volta condensati dai 5 Grandi Elementi: Vata nasce da Aria ed Etere, Pitta da Fuoco e Acqua e Kapha da Acqua e Terra. I dosha sono quindi composti da 2 elementi: uno funziona come componente attivo e l'altro come il mezzo passivo attraverso cui l'elemento attivo si esprime. Quindi Vata, Pitta e Kapha rappresentano principalmente Aria, Fuoco e Acqua.


In sanscrito la parola dosha significa "ciò che è corruttibile". I tre dosha, quindi, si riferiscono a tre modi principali in cui il tuo corpo o la tua costituzione cambiano. Più formalmente, un dosha è:


"un processo mutageno facilmente innescabile nel corpo, che guida l'espressione di un modello specifico e riconoscibile di caratteristiche biologiche"


Un dosha descrive una predisposizione generale del tuo corpo. Ogni dosha porta ricchezze e qualità positive ma anche debolezze che causano squilibri e ci rendono inclini a determinate malattie.


Tutti hanno energia, calore e umidità, quindi tutti e 3 i dosha sono presenti in ogni persona. La forza relativa di ciascun dosha determina le nostre biocaratteristiche generali e il nostro tipo di corpo e metabolismo. La maggior parte di noi ha uno o due dosha predominanti. Spesso il secondo dosha è Pitta, che aggiunge un elemento di calore se associato a Vata o Kapha.


Ad esempio, Pitta-Vata è caldo e secco. Pitta-Kapha è caldo e umido.


Il diagramma seguente illustra le bio-caratteristiche predominanti per ciascuno dei tre dosha.





Oltre a queste quattro qualità principali, ogni dosha è associato a molte altre qualità:

Vata è secco, freddo, leggero, instabile, sottile, ruvido, mobile - governa il movimento

Pitta è leggermente oleoso, caldo, intenso, fluido, mobile, tagliente, aspro, diffuso - governa la trasformazione, in particolare quella relativa alla digestione  del cibo e delle informazioni

Kapha è oleoso, pesante, freddo, stabile, appiccicoso, morbido, soffice, liscio - governa la stabilità, incluse le funzioni di lubrificazione di articolazioni e organi.


Esploriamo gli squilibri


Scoprire il nostro dosha e il nostro tipo di corpo può essere quindi non solo una maniera per conoscerci meglio, ma porci la domanda: "Quale dosha sta causando il mio squilibrio?" può fornirci informazioni pratiche sulle condizioni di salute attuali e future. Per esplorare questa domanda, iniziamo considerando alcuni fattori che influenzano i nostri dosha: la nostra età e il periodo dell'anno in cui ci troviamo. Un dosha domina ogni fase della vita. La fase della in cui ci troviamo vita può aumentare o diminuire le tendenze della nostra particolare costituzione.


  • Kapha è attivo durante l'infanzia quando il calore corporeo è immaturo. Ciò rende i bambini più inclini a raffreddori e altre patologie respiratorie rispetto agli adulti, indipendentemente dal loro dosha.


  • La costituzione di un giovane adulto tende verso Pitta. Presenta il calore maturo che guida l’ambizione e il successo sul posto di lavoro. Può anche causare malattie associate al fegato, allergie e mestruazioni.

  • Il calore diminuisce un po’ nella mezza età quando ci avviciniamo al periodo Vata della vita e le costituzioni diventano più Pitta-Vata. Questa fase è caratterizzata da una crescente secchezza e può favorire condizioni come stress elevato, esaurimento e problemi alla pelle.


  • Vata predomina nelle persone dai 50 anni in poi. Il freddo e la secchezza dominano durante questa fase e promuovono problemi comuni legati all'invecchiamento come l'artrite, la pelle secca e sottile e problemi di memoria.


I dosha e le loro qualità dominano anche i diversi periodi dell'anno:


  • L'umidità fredda di Kapha inizia alla fine dell'inverno e prosegue fino alla primavera.

  • Il caldo di Pitta viene alla ribalta durante l'estate.

  • Kapha caratterizza ancora l'umidità calda e la voglia di non far nulla della fine dell'estate.

  • Vata porta una crescente secchezza nell'autunno e prosegue nel freddo durante l'inverno.


Il cambiamento e il tipo di corpo ayurvedico


L'Ayurveda definisce la malattia come qualsiasi cambiamento rispetto alla "normalità" (omeostasi) nel corpo. Tuttavia, il cambiamento è un evento quotidiano che causa squilibri a cui il corpo deve reagire per riportare i dosha e le loro qualità in equilibrio e in buona salute. Fortunatamente, esistono meccanismi per tamponare e proteggere il corpo da questi fattori di stress. Sebbene questi meccanismi forniscano un salutare effetto ammortizzante, causano anche cambiamenti che l’Ayurveda classifica come aggravamento.


Ad esempio: il nostro corpo deve adattarsi ai cambiamenti climatici stagionali. Ma questi adattamenti possono lasciare dietro di sé qualità in eccesso come il caldo durante la transizione dall’estate all’autunno e all’inverno, o l’umidità quando l’inverno si trasforma in primavera.


Gli eccessi causano cambiamenti che possono accumularsi e alla fine aggravare e indebolire il corpo. In autunno e primavera (in particolare), l'Ayurveda consiglia infatti pulizie stagionali per eliminare questi residui.



Bilanciamento dei Dosha


Un corpo in equilibrio è un corpo in omeostasi. Quando il corpo è sano si ripara e si protegge automaticamente. Quando i dosha vengono aggravati o provocati, gli squilibri che ne derivano possono stressare il corpo e portare a malattie se non vengono corretti. E ogni volta che un dosha è fuori equilibrio, fa perdere equilibrio anche agli altri due, causando ancora più caos nel corpo. Gli squilibri sono spesso il risultato di scelte alimentari e di stili di vita inadeguati.


La teoria biocaratteristica della medicina ayurvedica utilizza caratteristiche opposte per creare equilibrio.


10 coppie di qualità opposte sono comunemente riconosciute nella analisi ayurvedica delle sostanze:


pesante / leggero

caldo / freddo

umido / secco

opaco / acuto

stabile / mobile

morbido / duro

limpido / torbido 

liscio / ruvido

sottile / grossolano

solido / liquido


Tutto ciò che entra nel nostro sistema influisce sul sistema con le sue caratteristiche. La cosa più importante che immettiamo nel nostro sistema è il cibo: l'alimentazione è infatti la prima maniera per portare equilibrio ai nostri dosha e quindi al nostro sistema.


Se il corpo ha freddo, l'Ayurveda consiglia cibi che riscaldano come bevande calde, zuppe e stufati.

Se l'umidità è in eccesso, la scelta migliore per la dieta potrebbe essere costituita da cibi astringenti come mirtilli rossi, lenticchie o mele crude.

Se il corpo ha un eccesso di calore, cibi che raffreddano sono la migliore soluzione per riportare equilibrio. 


I dosha nel dettaglio: caratteristiche e consigli


VATA


Vata significa "vento" in sanscrito.

La persone con una predominanza di dosha Vata sono caratterizzate dal movimento: parlano e camminano velocemente. Tutto questo movimento rende le persone Vata molto creative, fantasiose ed estroverse, amanti della bellezza. Quando Vata è in equilibrio, infatti, queste persone sono vivaci ed dinamiche. Sono sempre pronte all’avventura e si adattano facilmente ai cambiamenti. I Vata hanno però un sistema nervoso altamente sensibile e sono facilmente iperstimolati e squilibrati, e così disperdono o esauriscono facilmente la loro energia. Quando sono fuori equilibrio tendono ad essere iperattivi, sottopeso, volubili, ansiosi, disidratati, stitici, secchi (soprattutto pelle secca) ed esausti. Dimenticano facilmente e hanno spesso difficoltà nelle finanze.

I sensi strettamente associati a Vata sono l'udito e il tatto.


L'animale tipo del Vata è la farfalla, che, leggera e mobile, svolazza da un fiore all'altro.



(foto di Yuichi Kageyama da Unsplash)


Come bilanciare Vata


Alimentazione consigliata


I cibi dolci, acidi e salati danno a Vata il nutrimento, l’umidità e la stabilità nervosa di cui hanno bisogno per rigenerarsi.  Vata dovrebbe evitare questi alimenti: stimolanti come caffè e tè nero; alimenti diuretici come sedano, prezzemolo, anguria, asparagi; cibi difficili da digerire come alcuni fagioli e cibi crudi, frutta secca non reidrata e troppo leggeri e freddi come l'insalata (cruda=. Meglio optare per avocado, frutta secca reidrata, radici, cereali integrali, noci, cibi oleosi, porridge, verdure (purché cotte) e in generale cibi caldi, liquidi, nutrienti e riscaldanti (zuppe). Aumentare il gusto dolce, acido, salato e piccante ed evitare i cibi con le seguenti qualità: amaro, astringente, freddo, asciutto, leggero.


Stile di vita


Le persone Vata si calmano meglio con la routine, il calore e oli di buona qualità nella loro dieta e sulla loro pelle. I Vata hanno bisogno di stabilità: prendersi del tempo per rallentare e riposare, poiché si stancano facilmente e vengono rapidamente sovrastimolati.

Praticare ogni giorno l'automassaggio con olio, soprattutto in Autunno ed Inverno!



PITTA


Pitta significa "fuoco" in sanscrito.  Caratterizza tutto il calore, la digestione e la trasformazione nel corpo. 

Una persona con una prevalenza di dosha Pitta in equilibrio ha una intelligenza brillante. I Pitta gestiscono bene l'energia, e sanno essere concentrati, ambiziosi, disciplinati e logici. L'intelligenza di Pitta unita all'entusiasmo e alla determinazione li rendono leader carismatici che portano a termine le cose. Il loro metabolismo (agni = fuoco) è forte e i loro corpi sono muscolosi. La loro spinta è forte quanto la loro fame, quindi le persone Pitta devono essere sicure di interrompere ciò che stanno facendo per mangiare in tempo per evitare di diventare irritabili. Le persone con Pitta non in equilibrio possono essere polemiche, arroganti, focose, eccessivamente critiche. Si sovraccaricano facilmente e hanno la tendenza a surriscaldarsi. Possono soffrire di reflusso, pressione alta, infiammazioni nel corpo e possono essere molto sensibili alla luce e soffrire di emicranie.


Le persone Pitta tendono ad avere occhi luminosi e possono avere la pelle arrossata la lingua dal colore rosso vivo. I tratti Pitta includono un acuto senso dell'olfatto, e un senso della vista ancora migliore poiché gli occhi sono un organo Pitta. I Pitta amano la decadenza del lusso e dovrebbero fare lo sforzo di lasciarsi andare di tanto in tanto, visto che a livello finanziario non hanno troppi problemi.


L'animale tipo è la tigre, un animale bello, possente e sempre in agguato e pronto ad aggredire.



(foto di Subhadeep Dishant da Unsplash)


Come bilanciare Pitta


Alimentazione


La persona con una prevalenza di dosha Pitta dovrebbe ridurre al minimo questi alimenti: cibi acidi come aceto e altri cibi fermentati, formaggi stagionati, uva verde, ananas, pompelmo e alcol (una birra o un vino bianco occasionale spesso vanno bene). Pitta è aggravato dalle qualità calde, leggere e oleose del sapore aspro. Broccoli, lattuga, funghi ed avocado sono più consigliati di cipolla, melanzane, pomodori ed aglio.

In generale: evitare carne, grani e latticini dopo il tramonto; aumentare il gusto amaro, astringente e dolce; evitare il gusto salato, acido e pungente; evitare cibi grassi e fritti

(Essendo Pitta, comunque, probabilmente non presterà attenzione a quello che gli viene consigliato e deciderà di testa propria!)


Stile di vita consigliato


  • Andare a letto prima delle 22:00

  • Evitare il calore, l'intensità e lo sforzo eccessivo (qualità che invece attirano i Pitta)

  • Prendere del tempo libero per godersi la vita

  • Prendersi una pausa dall'attività mentale

  • Evitare l'autocritica, e criticare gli altri


KAPHA (pronuncia: Kapa)


Kapha si può tradurre dal sanscrito come "flemma". Caratterizzato dagli elementi Acqua e Terra, il dosha Kapha è stabile e solido, ed è di natura densa. Quando Kapha dosha è in equilibrio, una person con prevalenza di questo dosha è amorevole, premurosa, affidabile, educata, affettuosa, stabile e leale. Le persone Kapha forniscono stabilità e affetto nelle relazioni. Sono grandi ascoltatori e piace loro prendersi cura della casa. Di tutti i dosha, sono quelli con la maggiore resistenza e immunità. I loro corpi sono solidi quanto la loro volontà. Uno squilibrio Kapha può far sì che una persona diventi testarda, depressa, stanca e possessiva. Hanno un metabolismo lento, e tendono ad avere uno stile di vita pigro, all’aumento di peso, alla stagnazione e alla congestione. Soffrono spesso di depressione, colesterolo alto e problemi di pressione arteriosa, allergie e congestioni. E' fondamentale per loro muoversi ogni giorno e dovrebbero lasciare quello che è comodo provando ad essere un po’ più avventurosi. Hanno difficoltà a prendere decisioni, ma una volta che hanno deciso qualcosa, possiamo essere sicuri che la faranno. I Kapha dovrebbero evitare i dolci, dormire troppo e ritirarsi dal mondo. Hanno difficoltà ad imparare ma una notevole memoria.

Animale tipo: l'elefante, grande, forte, lento e stabile.



(foto di Geranimo su Unsplash)


Come bilanciare Kapha


Alimentazione


I Kapha dovrebbero ridurre al minimo i cibi freddi, oliosi, pesanti, liquidi, salati, dolci come carne, pasta, pane, olio, avocado, biscotti, torte. Meglio consumare asparagi, carote, mais, peperoncini, melanzane, limoni, ciliegie piuttosto che zucchine, olive, avocado e zucca. Per i Kapha, è meglio evitare carne, grano e latticini dopo il tramonto; evitare il gusto salato e dolce; evitare cibi grassi e fritti. Il Kapha è aggravato da cibi densi, pesanti, oliosi e liquidi. Il Kapha dosha è l'unico che può trarre giovamento dal caffè.


Stile di vita


  • Svegliarsi presto e fare esercizio quotidianamente, idealmente sudando

  • Evitare di dormire durante il giorno


Costituzione tridoshica


Questa costituzione è molto rara ed è anche detta “sama” cioè equilibrata. In questo caso i 3 dosha sono presenti in proporzione pressoché uguali e tutti gli elementi (spazio, aria, fuoco, acqua e terra) convivono in equilibrio, bilanciandosi l'uno con l'altro.



ATTENZIONE: la dieta e lo stile di vita ideali per ogni dosha cambia in base alle stagioni! Quello che può portare equilibrio ad un Kapha in inverno non è lo stesso che serve ad un Vata, ecc. Puoi trovare gli articoli relativi alla dieta per ogni mese qui sul blog!



Considerazioni finali e conclusione


Riflettiamo su una scena comune nella nostra quotidianità: una coppia si siede a tavola per mangiare, uno dei partner ha cucinato quello che preferisce mangiare, e in base al suo intuito segue quello che il suo dosha predominante desidera per essere in equilibrio. Ora, le coppie più stabili sono spesso quelle con dosha diversi e complementari (esempio; una coppia con un partner Vata-Pitta e l'altro partner Kapha. Il Vata-Pitta trova stabilità e sicurezza grazie alle qualità del Kapha, mentre il Kapha trova giovamento dal movimento e dinamicità del Vata-Pitta). Ma abbiamo visto che a livello di alimentazione i Vata e i Kapha hanno necessità praticamente diverse (i Pitta giocano facile, purché mangino in orario, possono digerire praticamente tutto): i Vata avranno desiderio di una zuppa calda e liquida, mentre i Kapha preferirebbero piuttosto qualcosa di leggero cotto a vapore (e sicuramente non liquido!). Come trovare equilibrio in una coppia così? E se poi ci mettiamo dentro anche dei figli, che hanno ancora altri bisogni alimentari? 


O ancora: un partner Pitta che vuole uscire ogni mattina a correre alle 6, e un partner Kapha per il quale ci vogliono 60min solo per alzarsi dal letto. Un Vata che ride, gioca e scherza e dimentica le cose con un Pitta che vuole certezze e direzione.


Conoscere il dosha altrui è fondamentale per riuscire a perdonare. Non puoi chiedere ad un Pitta di saltare il pranzo, come non puoi chiedere ad un Kapha di lanciarsi in un viaggio last minute senza certezze, e non puoi chiedere ad un Vata di avere tutto pronto per cena ogni sera alla stessa ora. Il nostro compito è quello di cercare di equilibrare i nostri "squilibri", Conoscendoci, possiamo capire cose è fuori equilibrio e come fare a ritrovare la pace e la armonia nella vita di tutti i giorni. Lo facciamo per noi stesse, e per tutti quelli che ci circondano. 


Nota bene:  L'Ayurveda è una scienza medica e una consulenza con un medico o consulente ayurvedico è importante per capire quali tecniche usare per trovare il nostro stato di salute perfetta. Ogni consulenza ha il caratteristico approccio olistico delle medicine orientali e considera tutti gli aspetti della nostra esistenza, dallo stile di vita all'alimentazione. Spesso vengono prescritte delle pulizie stagionali (come detto sopra, autunno e primavera sono i periodi migliori per delle pulizie stagionali) per aiutare a bilanciare i dosha rimuovendo accumuli e tossine. Le terapie tonificanti possono invece rinforzare le carenze. E un punto importante su cui riflettere è che nessuna medicina orientale spinge verso gli estremi: non ci sono mai diete troppo intense, o troppo limitanti. L'approccio è gentile e il medico o consulente punta ad aumentare la conoscenza del sé nel paziente, così da curare ed eventualmente prevenire ricadute future invitando ad adottare stili di vita consapevoli e in linea con la propria vita. Gentilezza, pazienza ed ascolto. Qualità che comunque è sempre consigliato coltivare :)



Scopri la dieta Ayurvedica adatta ad ogni mese in questi articoli del blog SicilYoga:



 


References:


Lad, V. "Ayurveda. The Science of Self-Healing" (1984), Lotus Press


Svoboda, R. and Lade, A. "Tao and Dharma. Chinese Medicine and Ayurveda" (1996), Lotus Press




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